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25 Ott 2023 / 9:33

Ecco le città più inquinate in Italia e quelle a rischio.

Scopri le aree più colpite dall'inquinamento e come Vitaozone può aiutare a migliorare la qualità dell'aria indoor.


Inquinamento atmosferico e aria inquinata indoor in Italia


L'inquinamento atmosferico è una delle principali sfide ambientali che l'Italia sta affrontando, con alcune aree del paese che registrano livelli preoccupanti di inquinanti. Ma non è solo l'aria esterna a destare preoccupazione; anche l'aria indoor può essere altrettanto, se non più, inquinata. In questo articolo, esploreremo le zone italiane più e meno inquinate e discuteremo delle soluzioni sostenibili offerte da Vitaozone per affrontare l'inquinamento dell'aria indoor.


La classifica delle città più Inquinate:

L’inquinamento dell’aria è un problema grave che affligge molte città italiane, causando danni all’ambiente e alla salute delle persone. Secondo il report “Mal’aria di città 2023” di Legambiente1, basato sui dati raccolti nel 2022 da 238 centraline di monitoraggio in 102 città capoluogo di provincia, nessuna città italiana rispetta i limiti di concentrazione di particolato atmosferico (PM10, PM2.5) e biossido di azoto (NO2) raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Le città più inquinate d’Italia sono quelle che hanno superato più spesso i limiti giornalieri di PM10 (50 microgrammi per metro cubo) e NO2 (200 microgrammi per metro cubo) stabiliti dalla normativa europea. Ecco la classifica delle prime cinque:

  • Torino: con 98 giorni di sforamento per il PM10 e 66 giorni per il NO2, è la città più inquinata d’Italia per il secondo anno consecutivo. La centralina più critica è quella di Grassi, che ha registrato una media annua di 41 microgrammi per metro cubo di PM10 e 64 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Milano: con 84 giorni di sforamento per il PM10 e 61 giorni per il NO2, è la seconda città più inquinata d’Italia. La centralina più critica è quella di Verziere, che ha registrato una media annua di 40 microgrammi per metro cubo di PM10 e 67 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Asti: con 79 giorni di sforamento per il PM10 e 54 giorni per il NO2, è la terza città più inquinata d’Italia. La centralina più critica è quella di Corso Alfieri, che ha registrato una media annua di 40 microgrammi per metro cubo di PM10 e 62 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Modena: con 75 giorni di sforamento per il PM10 e 48 giorni per il NO2, è la quarta città più inquinata d’Italia. La centralina più critica è quella di Via Emilia Est, che ha registrato una media annua di 38 microgrammi per metro cubo di PM10 e 59 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Padova: con 70 giorni di sforamento per il PM10 e 46 giorni per il NO2, è la quinta città più inquinata d’Italia. La centralina più critica è quella di Arcella, che ha registrato una media annua di 37 microgrammi per metro cubo di PM10 e 57 microgrammi per metro cubo di NO2.


Le città meno Inquinate e i Rischi Futuri:

Se invece parliamo delle città meno inquinate ma a rischio in Italia sono quelle che, pur non superando i limiti di legge attuali per la concentrazione di particolato atmosferico (PM10) e biossido di azoto (NO2) nell’aria, potrebbero superarli nel prossimo futuro, a causa dell’aumento dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Queste città dovranno quindi adottare misure urgenti per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria.

Secondo il report “Mal’aria di città 2023” di Legambiente1, basato sui dati raccolti nel 2022 da 238 centraline di monitoraggio in 102 città capoluogo di provincia, le città meno inquinate ma a rischio in Italia sono:

  • Roma: con 29 giorni di sforamento per il PM10 e 27 giorni per il NO2, è la città meno inquinata tra le grandi metropoli italiane, ma è anche una delle più esposte agli effetti dei cambiamenti climatici. La centralina più critica è quella di Cinecittà, che ha registrato una media annua di 28 microgrammi per metro cubo di PM10 e 40 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Napoli: con 28 giorni di sforamento per il PM10 e 24 giorni per il NO2, è la seconda città meno inquinata tra le grandi metropoli italiane, ma è anche una delle più vulnerabili all’inquinamento da traffico e da riscaldamento domestico. La centralina più critica è quella di Arenaccia, che ha registrato una media annua di 29 microgrammi per metro cubo di PM10 e 41 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Palermo: con 26 giorni di sforamento per il PM10 e 35 giorni per il NO2, è la terza città meno inquinata tra le grandi metropoli italiane, ma è anche una delle più soggette all’inquinamento da polveri sahariane e da combustione di rifiuti. La centralina più critica è quella di Via Libertà, che ha registrato una media annua di 30 microgrammi per metro cubo di PM10 e 35 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Bari: con 25 giorni di sforamento per il PM10 e 23 giorni per il NO2, è la quarta città meno inquinata tra le grandi metropoli italiane, ma è anche una delle più colpite dall’inquinamento da traffico e da attività industriali. La centralina più critica è quella di Via Amendola, che ha registrato una media annua di 31 microgrammi per metro cubo di PM10 e 42 microgrammi per metro cubo di NO2.

  • Cagliari: con 24 giorni di sforamento per il PM10 e 19 giorni per il NO2, è la quinta città meno inquinata tra le grandi metropoli italiane, ma è anche una delle più esposte all’inquinamento da polveri sahariane e da traffico marittimo. La centralina più critica è quella di Via Roma, che ha registrato una media annua di 32 microgrammi per metro cubo di PM10 e 38 microgrammi per metro cubo di NO2.


L'Inquinamento Indoor:

L’inquinamento indoor è la presenza nell’aria di ambienti confinati di sostanze fisiche, chimiche e biologiche che possono alterare le normali condizioni di salubrità e costituire un pericolo per la salute umana. L’inquinamento indoor può derivare da fonti esterne, come l’inquinamento atmosferico, o da fonti interne, come le attività domestiche, gli impianti di climatizzazione, i materiali edili e gli arredi.

I rischi per l’inquinamento indoor dipendono dalla tipologia e dalla concentrazione degli inquinanti presenti nell’aria, dalla presenza di sinergie tra diversi inquinanti e dal tempo di esposizione. Alcuni dei principali rischi per l’inquinamento indoor sono:

  • Effetti irritativi: alcuni inquinanti, come il biossido di azoto (NO2), il monossido di carbonio (CO) e alcuni composti organici volatili (COV), possono provocare irritazione delle mucose oculari, nasali e respiratorie, con sintomi come arrossamento, bruciore, tosse e difficoltà respiratoria.

  • Effetti allergici: alcuni inquinanti, come gli acari della polvere, i peli di animali, i pollini e alcuni funghi, possono scatenare reazioni allergiche in soggetti sensibili, con sintomi come rinite, congiuntivite, asma e dermatite.

  • Effetti infettivi: alcuni inquinanti, come i batteri e i virus, possono trasmettere malattie infettive attraverso le goccioline di saliva o le particelle di polvere presenti nell’aria. Alcune delle malattie infettive più comuni trasmesse dall’aria sono l’influenza, il raffreddore, la tubercolosi e il COVID-19.

  • Effetti cancerogeni: alcuni inquinanti, come il radon, il benzene, il formaldeide e alcuni idrocarburi policiclici aromatici (IPA), possono causare danni al DNA delle cellule e favorire lo sviluppo di tumori. Alcuni dei tumori più frequentemente associati all’inquinamento indoor sono il tumore al polmone, alla vescica e al sangue.

Per ridurre i rischi per l’inquinamento indoor è importante adottare alcune misure preventive, come:

  • Ventilare regolarmente gli ambienti confinati per favorire il ricambio dell’aria.

  • Controllare la temperatura e l’umidità degli ambienti per evitare la formazione di muffe e condense.

  • Evitare o limitare l’uso di prodotti chimici o profumati che possono rilasciare sostanze inquinanti nell’aria.

  • Pulire spesso gli ambienti e gli impianti di climatizzazione per eliminare la polvere e i contaminanti biologici.

  • Installare dispositivi di purificazione dell’aria che possano filtrare o neutralizzare gli inquinanti presenti nell’aria.


Le Soluzioni di Vitaozone:

Vitaozone offre soluzioni innovative come puro360 per combattere l'inquinamento dell'aria indoor. Questo dispositivo utilizza tecnologie avanzate per eliminare virus, batteri, germi e altri inquinanti, migliorando la qualità dell'aria che respiriamo nelle nostre case e luoghi di lavoro.


L'inquinamento atmosferico e indoor è una realtà preoccupante in Italia, ma l'adozione di soluzioni sostenibili come quelle offerte da Vitaozone può fare la differenza.

Proteggere la qualità dell'aria che respiriamo è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere, e iniziative come la Green Coach Community di Vitaozone sono passi importanti verso un futuro più pulito e sano.

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